game over

L’Agenda digitale non riesce a decollare. Il decreto sviluppo del 15 giugno 2012 ha introdotto nel nostro ordinamento i principi dell’ Agenda digitale europea, iniziativa dell’Unione che mira a incentivare l’innovazione tecnologica come strumento per rilanciare la crescita e lo sviluppo. Contiene diversi principi generici, ma è comunque un importante punto di partenza atteso da tempo in Italia da chi si occupa di Internet e nuove tecnologie. Avrà il compito di identificare le migliori soluzioni per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e per i servizi rivolti ai cittadini.

 

L’ Agenda Digitale Italiana (ADI) è stata realizzata in seguito alla sottoscrizione da parte di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea dell’Agenda Digitale. Ogni Stato si è impegnato a recepirla nel proprio ordinamento, introducendo diversi principi tra i quali quello di un “mercato digitale unico” che sia basato su Internet e su software interoperabili, cioè in grado di dialogare fra loro e di utilizzare dati senza problemi di compatibilità.

L’Italia è in ritardo e non sono però ancora del tutto chiari i tempi per la realizzazione dei primi progetti, anche alla luce dell’imminente fine del governo Monti e dell’incertezza politica che seguirà nei prossimi mesi.

Il decreto istitutivo prevede che lo statuto dell’Agenzia sia approvato con decreto del presidente del Consiglio. Dopo la caduta del governo Monti sarà difficile procedere con l’approvazione dello statuto e i tempi potrebbero comunque essere ancora lunghi, perché la Corte dei Conti deve ratificare il contratto di Agostino Ragosa a Direttore Generale dell’istituzione che sarà comunque soggetto allo spoil system?

I progetti e i piani contenuti nell’Agenda digitale interessano diversi ambiti molto importanti per i cittadini come : carta di identità e tessera sanitaria elettronica; anagrafe unificata, archivio delle strade, domicilio digitale e posta elettronica certificata obbligatoria per le imprese, sistemi digitali per l’acquisto di beni e servizi, trasmissione obbligatoria dei documenti via Internet, certificati e fascicoli elettronici nelle università, testi scolastici digitali, fascicoli sanitari elettronici, prescrizioni mediche digitali, pagamenti elettronici anche per le pubbliche amministrazioni, utilizzo della moneta elettronica, notifiche e biglietti di cancelleria dei tribunali per via elettronica, modifiche alla legge fallimentare per procedere in via telematica.

I progetti dell’Agenda digitale sono molto ambiziosi, ma potrà mai essere pienamente realizzata a causa del le scarse risorse economiche a disposizione?