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Terminato l'iter parlamentare il Consiglio dei Ministri n° 120 del 22 dicembre 2010 ha approvato in forma definitiva il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) (testo coordinato ed aggiornato con le modifiche ed integrazioni introdotte dal Decreto legislativo n. 235/2010) proposto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Prof. Renato Brunetta. Il nuovo decreto ha il chiaro intento di modernizzare il Sistema Paese agendo sulla leva di una Pubblica Amministrazione digitalizzata e sburocratizzata e fornisce un'attuazione dei criteri di delega contenuti nell’articolo 33 della legge n. 69 del 2009. La nostra Associazione, ANIPA, pur condividendone i principi ispiratori, già aveva sollevato alcune perplessità per alcuni contenuti dello schema legislativo del nuovo CAD tramite una LETTERA APERTA AL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE.

Anni di esperienza  nei più diversi settori della P.A., ovviamente per quanto concerne la gestione dell'informatica pubblica, hanno evidenziato infatti una certa incapacità nel passare dalle linee legislative a quelle pratiche, abbiamo visto tanti investimenti, ma pochi risultati o interpretazioni molto distorte delle linee di indirizzo, per cui temiamo che le nuove linee d'intervento seguano quelle già emanate nell'anno 2005 dal "vecchio" Codice dell'Amministrazione Digitale, nel migliore dei casi sono state disattese.
Molti sono gli obiettivi fissati nel nuovo CAD, forse anche troppi per il breve lasso di tempo, ma se si riuscisse ad attuare un'adeguata, reale ed uniforme trasparenza, revisionare e riorganizzare i processi in modo coerente ed  in funzione delle nuove tecnologie anche facendo leva su una vera  "meritocrazia", eliminare un po' di cartafar viaggiare un po' meglio le informazioni allora potremmo accorgerci dei benefici dell'informatica.
Temiamo però che se le linee legislative non saranno seguite da specifici decreti attuativi corredati da metodi e tempi certi per la realizzazione ricadremo nel solito "già visto" del "cambiare tutto per non cambiare nulla", infatti, seppur è vero che molti Cittadini Italiani hanno richiesto la casella PEC, sarebbe pure interessante sapere quante Amministrazioni Pubbliche rispondano tramite tale innovativo sistema o meglio abbiano adeguato i loro processi interni per gestire la nuova opportunità di comunicazione con il Cittadino seguendo criteri di efficienza ed efficacia.
Inoltre il tutto si complica quando si inizia a parlare di Anagrafe Unica Nazionale, di Fascicolo Sanitario Elettronico e di dematerializzazione per cui la nostra idea  è  che se si vuole dare un'impronta veramente moderna al Sistema Paese il "nuovo" CAD deve essere abbinato ad un piano pluriennale di sviluppo per l'ICT con direttive ben precise e basate su una logica nazionale di servizi "disponibili" al Cittadino, alle Imprese ed agli Enti dello Stato.

Approvazione definitiva del nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale voluto dal Ministro Brunetta (Fonte Ministero per la PA e l'Innovazione)

Il video della conferenza del Ministro on. renato Brunetta  (fonte www.governo.it)

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